Capita di rendersi conto che quelle che prima erano delle lievi preoccupazioni, delle piccole paure o dei pensieri frequenti siano diventati qualcosa che condiziona la propria vita a tal punto da rovinare le nostre giornate, da impedirci di portare a termine i nostri impegni, di raggiungere i nostri obiettivi, da portarci a rinunciare ad esperienze che potrebbero farci stare bene.
Ci si rende conto di non riuscire a godersi le cose: un esame all’università, una festa con amici, un incarico di lavoro, una nuova esperienza, un appuntamento o una discussione con una persona…qualsiasi cosa diventa un motivo di preoccupazione, qualcosa che aggiunge ansia alla propria vita.
A volte ci si ritrova a vivere come in apnea, in bilico tra il bisogno di controllare ogni cosa e il terrore di un fallimento; ci si sente dominati dai propri pensieri, dalle proprie abitudini, si sente di non poter più reggere questo peso quotidiano ma al tempo stesso ci si sente incapaci di liberarsene, quasi costretti in una gabbia di cui si è persa la chiave.
Iniziare un percorso terapeutico, provare a prendersi uno spazio per sé e stare ad ascoltare le proprie paure e incertezze, può significare ritornare a sentirsi più leggeri, imparare di nuovo a respirare.