In quanto esseri umani, nasciamo e cresciamo all’interno di relazioni e abbiamo bisogno di stare in relazione per vivere. Le relazioni possono rappresentare una fonte di gratificazione, di sostegno, di conforto ma possono anche diventare fonte di profondo malessere e sofferenza.
A volte si sta male perché si desidera entrare in relazione con gli altri ma non ci si sente in grado di farlo, si percepisce una distanza incolmabile, ci si sente diversi; tante volte si investe molto nei rapporti con gli altri per poi ritrovarsi delusi, traditi, feriti e sentirsi quindi tristi, amareggiati e spesso molto arrabbiati. A volte si ha la sensazione di non potersi fidare di nessuno, di stare meglio da soli o ci si sente spaventati e si ha solo voglia di scappare. In certi periodi di vita alcune relazioni in particolare, con il partner, con un figlio o con un genitore, possono crearci problemi che a volte sembrano insormontabili, ci possiamo sentire soffocati dalle continue pressioni di una persona, dalle sue preoccupazioni e ansie o dalle sue gelosie e manipolazioni, oppure possiamo sentirci non compresi come vorremmo, aggrediti, non rispettati o semplicemente non visti.
Ed è in quei momenti che ci sentiamo senza via d’uscita, alle prese con dinamiche che si ripetono uguali a se stesse anche per anni. Un lavoro su di sé può essere utile ad entrare in contatto con le emozioni che stanno alla base di alcuni nostri modi di essere nelle relazioni, a ricominciare a trovare soddisfazione e piacere nello stare con gli altri e a modificare certi schemi relazionali che si ripetono inesorabilmente provocandoci sofferenza.