Si tratta di esperienze di gruppo che prevedono cicli di incontri della durata di un’ora e mezzo ciascuno, in presenza di un “facilitatore”, che ha il ruolo di favorire la fluidità della comunicazione e l’esplorazione del mondo interno dei singoli partecipanti, oltre che di garantire un clima basato sull’accettazione e sull’assenza di giudizio.
La caratteristica di questo tipo di gruppi è che non ci sono tematiche o obiettivi prestabiliti, ognuno è libero di esprimere se stesso e le uniche regole da rispettare sono il mantenimento della riservatezza di tutto ciò che emerge nel gruppo, il rispetto dei tempi di inizio e conclusione degli incontri e il divieto di acting-out cioè di esprimere fisicamente l’aggressività.
Queste peculiarità rendono il gruppo un’occasione di incontro autentico, di crescita e di cambiamento significativo in quanto le persone possono sperimentarsi in un luogo sicuro, far cadere le loro maschere, accrescendo così la loro capacità di stare nelle relazioni interpersonali, di esprimere se stesse e mettersi in ascolto dell’altro.
La potenza trasformativa del gruppo sta nel fatto che le preziose abilità acquisite al suo interno vengono poi trasferite nella propria vita quotidiana favorendo un cambiamento non solo di sè ma anche delle persone con cui si entra in relazione.